giovedì 13 maggio 2010

L’IMMAGINE DEL VOLTO DI GESU’

che si rivela, sovrapposto all’impronta del volto
martoriato che traspare dalla Sacra Sindone.

La “Discepola”, testimonial di mistica storia.

Trascendente visualizzazione!

L’ineffabile Volto di Gesù apparso in foto polaroid
(a sviluppo immediato) l’8 agosto 1983 nella Chiesa di
Colma di Valduggia, in provincia di Vercelli.
Ignaro autore di questo fatto assolutamente straordinario,
fu il pittore Pino Casagrande, ai tempi seguace del
movimento “Amici del Getzemani” (il quale non ancora
consapevole del suo Carisma) durante l’ora di adorazione,
venne preso da irresistibile impulso interiore di scattare
una foto all’Ostia Eucaristica nell’Ostensorio.
Da memorie della “Discepola”

Sacra Immagine e iniziali testimonianze

IN PREMESSA

Testimonianza di un fatto trascendente a me impensabilmente
accaduto (domenica 11 aprile 2010) che ebbe indicibilmente scuotermi.
Tanto che da quel giorno mi porto dentro il volto santo e voce
viva nella mente e nel cuore.

“Non temere, porta la parola Sacra. Non tu verrai radiata…”
“Porta la parola Sacra per la cura degli innocenti e dei giovani”
“Vera fede, ravvedimento e atti di devozione, per salvare il
vecchio mondo, superbo, iniquo, che sta andando alla rovina”.
“Fenditure religiose, dubbiano la fede”
“Dio Padre, uno e unico per tutti”.
Trascendente il fatto occorsomi l’11 aprile 2010
senza il quale forse mai mi sarei dedicata a scrivere
per rendere noto a tutti tale remota mistica storia.

Ed è che mio figlio Alessandro già aveva prenotato in anticipo
l’ingresso di visita per l’Ostensione della Sacra Sindone a Torino.
E nemmeno eravamo mancati alle due Ostensioni precedenti.
Ma questa volta ancor più ci tenevo, ben sapendo (anche solo per l’età)
che per me sarebbe stata l’ultima volta.

Però che già giorni prima, mi ero rassegnata a non poterci andare,
per l’acuirsi di problemi motori.
Sicché domenica 11 (giorno fissato per la visita) me ne stavo
mesta a seguire in tv la spiegazione delle strazianti impronte
impresse sul Sacro Lino.
Quando colta da rapimento lucido – come in esplosione di luce –
mi apparve il Volto di quel Gesù che conservavo come reliquia,
sovrapposto al martoriato Volto della Sacra Sindone.

Io non posso certo dubitare di questa straordinaria visione,
che continua a ripresentarsi.
Starà poi a rigorosi, illuminati approfondimenti e comparazioni
scientifiche, decidere qualcosa di preciso al riguardo.
Di certo vi è che solo Dio sa…e può mandare impressionanti
segni del Cielo affinché risvegliare il timor sacro e condurre
noi umani a conoscere la verità.
Cristo Amore – Cristo Guaritore – Cristo Salvatore.


“La Discepola”
MEMORIA TESTIMONIALE DELLA “DISCEPOLA”
Intorno alla mistica apparizione.

Non subito – quando accadde nel 1983 la mistica apparizione
dell’ineffabile Volto di Gesù impresso su foto polaroid –
venni a conoscenza di tale straordinario segno del Cielo.
Di ciò fa preciso rammento, una mia lettera – informativa
al riguardo – inviata all’allora Pontefice Giovanni Paolo II
in data 8 agosto 1989.

Incredibile trovamento che per me avvenne nello stesso anno,
per lumi di un sogno.
Di un di quei sogni lucidi, vibranti, che per lunga esperienza
sapevo indubbiamente premonitori.

Fattostà che nel sogno, era presente un anziano frate Cappuccino
dell’Abbazia di Varese o Busto Arsizio, che avevo già avuto
modo di incontrare giusto l’anno precedente, quando da egli
recata con un gruppo di giovani, interessati a cose spirituali,
ancorché bisognosi di speciale benedizione.

Dunque, l’anziano frate, che nel sogno, mi diceva:
“venite, venite ancora a trovarmi che ho un regalo per voi”.
Sicché, non appena venne darsi la Sua disponibilità,
ci recammo li di nuovo in udienza.
Ebbene che dopo aver parlato e ricevuto la Benedizione
Collettiva – già noi sulle mosse di congedarci – l’anziano frate
quasi colto da sovrappensiero, soggiunse:
“Ah si! Aspettate un momento che ho un regalo da farvi”.

E uscito dal parlatorio, era presto rientrato con un plichetto
di immagini, che aveva distribuito una per ciascuno.
Spiegando brevemente che quello era il vero volto del Cristo,
che dovevasi considerare immagine Sacra.
In quanto apparsa in foto polaroid, scattata all’Ostensorio
nella Chiesa di Colma di Valduggia, per impulso interiore
di un certo pittore Pino Casagrande; fervente frequentatore
del Gruppo di Preghiera “Amici del Getzemani”.
Noi tutti a dir poco sbalorditi, ma io in particolare, per
via di quel sogno premonitore.
Note Autobiografiche della “Discepola”.

Ai tempi, intorno agli anni ’80 – già dedita alla
Poesia e alla Saggistica Spirituale – ero oltrepiù
impegnatissima nel Sociale; unitamente a motivati collaboratori
del gruppo “Ara Fides”. Gruppo di volontariato da me fondato
e operativo in Milano, specie negli ambiti più scabrosi dei giovani
presi dalla droga o comunque a rischio.
Un assiduo impegno che personalmente sentivo come missione,
in mai fine di ringraziamento Spirituale, per:
“La Grazia della mia guarigione e i miei figli della Grazia”.
Ed erano eventi clinici straordinari, riguardanti me persona
e l’insieme della mia famiglia, avvenuti ben prima, sul
finire degli anni ’60.
Ma dei quali qui tralascio di raccontare, per non
distrarre dalla mistica storia.

Avuto in dono dell’anziano frate Cappuccino:
tale stupefacente immagine di Gesù
misteriosamente apparso in foto polaroid;

mi dissi che dovevo assolutamente incontrare l’autore di
quella sorprendente Immagine Sacra; tantopiù che
sentivo come una voce interiore che mi esortava.
Sicché svolte sommarie ricognizioni, e dopo aver
sbagliato direzione più volte, finalmente giungemmo
nella indicata Chiesa di Colma di Valduggia (provincia di Vercelli)
dove accadde l’arcano.
Ma liddove – ancora mi duole ricordare – che vi trovai tutte
bocche cucite.
Nessuno ne sapeva niente di tale mistica, sbalorditiva
apparizione del Volto di Gesù, di cui avrebbero invece
dovuto parlarne anche le pietre.
Ma si capiva che non erano affatto reticenze spontanee…
Finché casualmente trovammo qualcuno sul piazzale della Chiesa,
che pareva attendesse di rendersi utile, tanto che prese a parlare
con enfasi dell’accaduto. Poi sopraggiunte altre persone,
ci diedero l’indirizzo di Borgosesia, dove abitava Pino Casagrande.
Ebbene, li giunti, trovammo Pino quasi impaurito nel vedere
noi persone estranee alla sua porta.
Infatti ce ne volle prima che si potesse fidare a farci
entrare in casa. Poi scusandosi con la spiegazione
di essersi così chiuso, in conseguenza alle minacce
e ingiurie di “indemoniato” che gli venivano rivolte;
fin da parte di religiosi – da quando avvenne quello
straordinario evento, che portava il suo nome.
Sicché dopo lungo parlare ci lasciammo con la
promessa che ci saremmo incontrati di nuovo,
non appena si fossero placate le ossesse cattiverie
che si erano scatenate nei suoi confronti.

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Passati più o meno una ventina di giorni, ricevetti una
telefonata da Pino, che mi chiedeva se poteva venire
da me, per parlare e per portarmi altre immagini.
Infatti lo rividi l’indomani a Stresa (Lago Maggiore)
dove allora mi recavo solo saltuariamente per necessità
di starmene un po’ tranquilla a scrivere e meditare.
Quindi suppongo fosse stato un sabato o comunque un
giorno di festa, dato che erano presenti anche i miei tre
figli, che durante la settimana, rimanevano a Milano
per gli studi.

E fu subito compiacimento reciproco, fare conoscenza.
Tanto che Pino ebbe familiarmente esporre certe
sue preoccupazioni per un processo in atto, che lo
vedeva accusato di cose in cui egli non centrava affatto.
Però che a sentirlo parlare così mite, senza difese, sentii di
dirgli: “attento Pino che se ti presenti in giudizio così
rassegnato, potresti dare l’impressione di essere veramente
tu il colpevole”.
Sicché subito mi attivai per dotarlo di una circostanziata
relazione scritta, che giovasse a far valere la sua indubbia
innocenza e comprovabile estraneità, a quanto gli veniva
ingiustamente contestato. Quindi un po’ tranquillizzato
per quanto riguardava la causa in corso
e altro problema che lo assillava, riguardante sua figlia;
dopo qualche momento di esitazione, Pino prese a parlare
delle sue straordinarie esperienze spirituali, tirando fuori
altre immagini sacre.
Tra quali, erano due stupefacenti volti della Madonna
(vedasi qui riportati): l’uno sereno, teneramente materno;
e l’altro, di un sublime straziante, rigato di lacrime di sangue.
Che Pino spiegò essere entrambi apparsi – come al solito –
per irresistibili scatti polaroid, rivolti al firmamento.
Un segno del Cielo per ammonire contro devastanti
lotte e guerre che purtroppo non vennero evitate!

Da quel giorno benedetto in poi, non vi fu più occasione
di incontrare in privato Pino Casagrande. Poiché ormai
riconosciuto il suo Carisma Spirituale, itinerava in grandi
raduni di fedeli all’aperto, per il Rosario collettivo.
Al culmine del quale, Pino cadeva in trans e ne usciva
riportando i messaggi della Madonna, che solo egli vedeva.
Ma che di fatto se ne sentiva la presenza, per quante implorate
grazie vennero esaudirsi. Come io stessa ebbi beneficiarne.

ULTERIORE DOCUMENTO
Qui a fianco, il testo originale riportante informazioni a prova testimoniale, riguardante la mistica apparizione del bel volto materno della Madonna – che nella contemplazione vidi sfumare e mutare l’immagine in udizione interiore di accorate esortazioni della Madre di Gesù, rivolte al genere femminile. Alle donne e alle madri della modernità, affinché abbiano ritrovare le virtù muliebri; la fede, la tenerezza, il pudore e il vero amore, per non tradire la cura dei figli e della famiglia.
Del Volto straziante della Madonna rigato di lacrime
di sangue, sono i devastanti, dolorosi, anomali
accadimenti, a spiegare il divino intervento.
Uno straordinario segno sovrannaturale, per
scuotere le coscienze. Per far comprendere che
il mondo spirituale non è una remota astrazione,
bensì una sempre vigile presenza onnipervadente;
indisgiungibile componente del mondo umano;
per guidare e aiutare il transito verso più alti
livelli evolutivi. Ma ormai che l’essere umano – senza
più orecchie del cuore – bada solo alle apparenze,
salva e lucra utilmente l’immagine, senza attenzione
al messaggio spirituale, che insegna a pregare:
“Dio che sei Dio – perdona, illumina, proteggi”.
Per lenire i pianti che più saranno stridenti,
al varco di nuova era.

lunedì 10 maggio 2010

“MAI TACERE EDIFICANTI EVENTI SPIRITUALI”
Come per me e per i miei familiari fu sorprendente constatare.

Ed è che all’inizio di maggio del 1992, venni improvvisamente
colta da complesso enfisema polmonare: febbre reumatica,
asfissia respiratoria e persistente tosse convulsa.
Ragion per cui – dopo le prime cure del caso – il medico
ebbe predisporre per il mio ricovero urgente.

Ricovero urgente, che no, non dovevo… – come mi
suggeriva una voce interiore: “no, guardati perché tua
vita finirebbe nell’oblio. Il mare, ti aiuterà il mare”.
Ma come pensare di potermi recare come al solito al mare
con i miei figli in quelle sfinite condizioni?
Tuttavia ricordo che continuai fiduciosa le essenziali
cure prescritte, che in effetti mi giovarono un sia pure
lentissimo miglioramento.
Finché verso i primi di luglio – malgrado ancora oppressa
da quella schiantante tosse convulsa – venni aiutata a trasferirmi
in Versilia, dove eravamo soliti andare per le vacanze.

E già grazie al Cielo che avevo superato il peggio.
Sicché avendo saputo da un amico li residente, che sulle
colline di Marlia, nei pressi di Lucca, si annunciava un
grande raduno di fedeli, per l’apparizione della Madonna.
Nemmeno so dire quanto pregai e mi sforzai di mostrarmi
meglio di come mi sentissi, affinché convincere mio marito
e i miei figli, ad andarci tutti insieme l’indomani, domenica.

Ma fu soprattutto per merito del nostro amico che si offerse
di accompagnarci, che anche i miei si persuasero.
Li giunti, fu grande sorpresa ritrovare Pino, che presiedeva.
Al quale dissi, che solo per caso avevamo saputo…
E che eravamo insieme noi tutti, non per chiedere
speciale intercessione, bensì per ringraziare di già avere
avuto la Grazia di superare la fase più a rischio
della grave sindrome che mi aveva colpita.
Ebbene (furono stupefatti i miei figli e mio marito) che da quel
giorno in poi, non ebbi più soffrire di quella
terribile tosse maligna.


Rinvio....

Da memorie della “Discepola”
e-mail: ladiscepola@alice.it